IL MONFERRATO, MA PERCHE’?
Sono aree geografiche attigue e molto simili, quasi gemelle, splendidi esempi di territorio vitivinicolo. Li collega l’importate riconoscimento dell’Unesco a patrimonio dell’Umanità. Eppure qualcuno sa spiegare perchè tra Langhe e Roero è sempre il Monferrato il parente povero, alla faccia della sua storia e delle sue potenzialità?
Perchè in Monferrato interi, splendidi borghi medievali di collina rischiano di scomparire per inedia ed abbandono? Perchè quando si vuol cambiare qualcosa tutto è sempre così difficile, impossibile dietro l’apparente, ingannevole facilità di un sorriso? Perchè i vecchi se ne vanno via sfiniti senza lasciare nulla della loro cultura? Perchè il mondo gira con la CNN e qui si viaggia a Telelavarello convinti che i furbi siamo noi? Le Langhe sono raccontate e tramandate da #CesarePavese e da #BeppeFenoglio; il Monferrato?
Sul Monferrato grava quindi un destino ingrato ed ineluttabile? C’è un peccato originale o esistono colpe ed errori più volti ripetuti? Perchè grandi personalità dell’industria, dello politica, dello spettacolo e dello sport vivono qui, quasi di nascosto, senza nulla fare per questa terra, terrorizzati anzi che qualcosa possa cambiare quel fantastico silenzio, quel sereno nulla che ogni volta li ricarica e li lancia nell’agone delle grandi sfide?
Siamo ancora in tempo ad invertire la tendenza in quel Monferrato che se lo conosci bene non puoi comunque farne a meno? Come?
(Claudio Bagni, pensieri in libera uscita)
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