Sono arrivato a #Portacomàro (accento sulla seconda “a”) da Grana, pedalando per stradine da trattori tra continui saliscendi. Cercavo nuove terre per i percorsi della Monsterrato ed ero incuriosito dallo scoprire questo paesino di 2 mila anime che diresti più portato alla vocazione vitivinicola (Grignolino) che a quella religiosa.
Ero curioso dallo scoprire la Portacomàro di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco. O meglio, ero affascinato dalla possibilità di scoprire il paesino dell’astigiano dove il nonno di Papa Francesco, Giovanni, possedeva l’antico casale in cima al Bricco Marmorito, un picco che domina la vallata e che da queste parti un tempo chiamavano Bricco Bergoglio.
Appena entrato nel Comune di Portacomaro mi sono fermato tra due anziani contadini che, uno da un lato della strada e l’altra dall’altro, lavoravano alle vigne rasenti la strada stessa. “Bricco Marmorito è dall’altro versante del paese”, mi ha spiegato la signora contadina, l’ampio grembiule a toccare quasi terra e il fazzoletto annodato dietro la nuca a proteggere la testa dal sole. Incalzata dalle mie domande, la contadina – non prima di un rapido cenno di assenso con il collega che, all’altro capo della strada, ascoltava poggiando mani e mento sulla cima del manico della vanga infissa nel terreno, mi ha raccontato un aneddoto: “Bergoglio è venuto qualche anno fa per trovare la cugina , successe quando perse lo spareggio (testuale, n.d.r) con Ratzinger. Mi hanno raccontato che Bergoglio ha chiesto un sacchetto del supermercato, si è chinato sul prato più vicino, ha raccolto un po’ di terra, l’ha infilata nel sacchetto e se l’è portata via. “Questa è la mia terra”, ha spiegato sorridendo Bergoglio ai presenti. Poi non l’abbiamo più visto, ma gira voce che arriverà presto….”, concluse la signora. Dopo i saluti, ho ripreso a pedalare verso Bricco Marmorito, ex Bricco Bergoglio. Ma non ero così lontano da non sentire il contadino commentare “Sì, Cesira, verrà qui…. ma lo senti anche tu l’elicottero che ogni tanto arriva la notte e riparte la notte dopo?” . Mi sono girato, il contadino si stava asciugando il sudore dalla fronte con un fazzolettone rosso, forse non per caso. Dall’altro lato della strada la Cesira annuiva sorridendo…
di Claudio Luigi Bagni
Questo è il Monferrato. E queste sono le storie che vi vogliamo raccontare con la Monsterrato.
6/a La Monsterrato Strade Bianche Monferrato, 3-4 settembre 2022. Le iscrizioni si aprono il 1 febbraio 2022. Info e regolamento su www.lamomsterrato.it
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